Welfare aziendale

Il welfare aziendale può essere definito come un insieme di servizi integrativi messi a disposizione dall’azienda per accrescere il benessere personale e familiare di lavoratrici e lavoratori dipendenti e dei loro familiari ed è regolato da una specifica normativa.  Le aziende hanno la possibilità di redigere piani di welfare aziendale per rispondere ai bisogni di conciliazione vita- lavoro dei/delle propri/e dipendenti.

Esistono due tipologie di welfare aziendale: il welfare tradizionale e il welfare contrattato. Nel primo caso i beneficiari sono la generalità dei dipendenti o categorie omogenee di lavoratori/trici a cui vengono destinati servizi senza le imposte generalmente previste per la retribuzione ordinaria. Nel secondo caso si presuppone la presenza di un premio di risultato che l’azienda può convertire, in parte o totalmente, in servizi di welfare scelti dagli stessi dipendenti utilizzando così i vantaggi contributivi e/o fiscali previsti dalla Legge vigente.

Le aree di intervento e i relativi servizi si definiscono a partire da un’analisi dei bisogni dei dipendenti e l’adesione ai servizi di welfare è su base volontaria. In questi ultimi anni  contratti nazionali di categoria e accordi hanno previsto la possibilità di usufruire di servizi  di welfare integrativo aziendale anche per le micro e piccole medie imprese del settore agricolo. L’ agricoltura sociale  riveste un ruolo particolarmente interessante per il welfare aziendale ed un ambito di sperimentazioni innovative di procedure e prassi.

Per approfondire l’argomento guarda il VIDEO  “WELFARE IN CAMPO: piani di welfare aziendale nelle imprese agricole”, realizzato nell’ambito del progetto WELFARE IN CAMPO, iniziativa finanziata da Regione Lombardia a supporto degli interventi di conciliazione vita – lavoro PTC 2017-2020