Imprenditoria femminile

In un settore spesso considerato prerogativa maschile, le imprese agricole femminili si stanno ritagliando una propria dimensione innovativa, sia nella gestione delle imprese esistenti che nella sperimentazione di nuove forme di lavoro, con attenzione alla sostenibilità e alla responsabilità sociale.   

A livello europeo, su 26,7 milioni di persone regolarmente occupate nell’agricoltura nell’Unione, circa il 42 per cento è costituito da donne e almeno un’azienda agricola su cinque (intorno al 29 per cento) è diretta da una donna. (1)  

Le imprese agricole italiane condotte da donne sono più di 200.000 e sono presenti in tutto il territorio italiano con diverse percentuali, tutt’altro che irrisorie. Secondo un rapporto della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati del 24 settembre 2019, circa il 33% delle aziende agricole italiane è condotto da donne. Anche nelle aziende a conduzione maschile, la donna svolge spesso un ruolo pro-attivo nella gestione dell’azienda, in qualità di coniuge del titolare. Da un punto di vista demografico, in base ai dati pubblicati nel 2015 sull’Annuario dell’Agricoltura Italiana, il 49% delle imprenditrici donne ha superato i 60 anni e solo il 9% è al di sotto dei 40 anni  

Secondo i dati raccolti da Coldiretti Lombardia e comunicati in occasione della Giornata internazionale delle donne rurali istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, un’azienda agricola su cinque in Lombardia è a conduzione femminile. Parliamo di circa 10mila aziende, pari al 21,5% del totale delle imprese agricole in regione (1 azienda su 5), che dimostra come il ruolo delle donne nel promuovere lo sviluppo rurale e agricolo sia sempre maggiore e influente, specialmente negli ultimi anni.  

Tali dati, oltre il loro mero valore statistico, evidenziano come le imprenditrici agricole generino economia reale. Le donne, infatti, oltre a guidare tantissime aziende, le cui attività principali spaziano dalla produzione alla trasformazione e alla vendita, conducono realtà multifunzionali, come l’agriturismo e le fattorie didattiche, e sono inoltre maggiormente propense a ricorrere all’innovazione e all’utilizzo delle moderne tecnologie e dell’agricoltura di precisione.  

Valorizzare l’imprenditoria femminile in agricoltura significa sostenere lo sviluppo del Paese dal punto di vista produttivo, ma anche sociale e umano. Le aziende femminili, inoltre, sono particolarmente impegnate nella sicurezza alimentare, nel biologico, nella custodia della biodiversità, nella tutela del paesaggio e del territorio.  

Le imprese agricole della CIA e della Città Metropolitana di Milano

Le prime aziende femminili coinvolte nel progetto Agriwel sono state selezionate da CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) e coprono in complesso tutto il territorio della Città Metropolitana di Milano con un maggiore assembramento nella zona del Parco Agricolo Sud Milano.  

Documenti disponibili:

Schede Aziende Agricole

– Il welfare aziendale nelle imprese agricole a gestione femminile

Riferimenti

  1.  Fascicolo Donne in agricoltura